Un episodio a dir poco rocambolesco si è verificato in un bar nel centro di Canicattì, dove un uomo di 39 anni, Calogero Turco, si sarebbe ferito a una mano con un colpo d’arma da fuoco partito per errore.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Turco si sarebbe recato nella toilette del locale con una pistola clandestina probabilmente nascosta in cintura. Mentre cercava di spostarla, il grilletto avrebbe esploso un colpo, provocandogli la ferita.
La fuga e il rinvenimento dei carabinieri
Il titolare del bar, insospettito dai rumori e dal comportamento dell’uomo, lo ha visto allontanarsi in fretta con la mano sanguinante. Poco dopo, il proprietario ha scoperto tracce ematiche e un bossolo nel bagno, avvisando immediatamente i carabinieri.
Nel frattempo, Turco era già stato soccorso all’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì, dove avrebbe fornito ai medici una versione dei fatti giudicata poco convincente: si sarebbe ferito, a suo dire, usando un cacciavite.
L’arresto in ospedale
L’intervento tempestivo dei militari dell’Arma ha permesso di collegare le dichiarazioni del titolare del bar con la presenza di Turco al pronto soccorso.
Quest’ultimo, è stato riconosciuto dal proprietario come la persona che si era allontanata dal locale lasciando dietro di sé il bossolo. L’indagato – assistito dal suo legale, l’avvocato Calogero Meli – si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio.
Convalida dell’arresto e custodia cautelare
Il giudice per le indagini preliminari, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Elenia Manno, ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere. Nelle motivazioni, il gip ha sottolineato la pericolosità di Turco, già gravato da precedenti specifici per reati simili.
Le accuse mosse a suo carico sono di detenzione e porto in luogo pubblico di arma clandestina e ricettazione. Ora il 39enne rimane in carcere in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari e dell’eventuale processo, che dovrà fare chiarezza sulla dinamica esatta dell’incidente e sulle ragioni per cui l’uomo circolasse con una pistola priva di matricola.