I Carabinieri della Stazione di Trecastagni, in collaborazione con il NAS di Catania, hanno chiuso una casa di riposo abusiva priva di qualsivoglia autorizzazione e con gravissime carenze igienico-sanitarie.
La struttura, situata al secondo piano di un appartamento senza ascensore né misure per l’abbattimento delle barriere architettoniche, ospitava cinque anziani in condizioni particolarmente critiche.
Ambienti in pessimo stato
All’interno dell’abitazione, i militari hanno trovato tre donne di 92, 89 e 81 anni e due uomini di 78 e 61 anni. Le camere da letto erano prive di sistemi di riscaldamento, i muri presentavano evidenti tracce di umidità e scrostature, mentre i mobili risultavano vecchi e danneggiati.
I letti, inoltre, non erano dotati di sponde anticaduta o di dispositivi di chiamata rapida, esponendo gli anziani a rischi significativi in caso di cadute o emergenze sanitarie.
Assenza di personale specializzato
Oltre alle condizioni igieniche precarie, nella casa di riposo abusiva mancava completamente personale infermieristico e socio-assistenziale qualificato.
Nessuno degli ospiti disponeva di documentazione medica aggiornata, fondamentale per monitorare eventuali patologie o terapie farmacologiche in corso. La carenza di professionisti preparati e l’assenza di adeguate cure hanno aggravato ulteriormente la situazione.
Solo due bagni per tutti gli ospiti
Particolarmente critica anche la gestione degli spazi comuni: la struttura disponeva di soli due bagni, di cui uno difficilmente raggiungibile da persone con problemi di deambulazione.
La cucina e il soggiorno versavano in condizioni igieniche non conformi, mentre l’unica fonte di riscaldamento – un camino a legna ubicato nel salone – risultava privo di qualsiasi protezione, rappresentando un potenziale pericolo per gli occupanti.
Indagini nate da una segnalazione
A far scattare il controllo è stata una chiamata al 112 in seguito a un litigio scoppiato proprio all’interno della struttura. Giunti sul posto, i militari si sono insospettiti notando la presenza dei cinque anziani e ascoltando la spiegazione fornita dalla proprietaria 65enne, che ha dichiarato di ospitarli temporaneamente per le festività natalizie.
Gli accertamenti successivi hanno invece portato a evidenziare le numerose irregolarità.
Denuncia e chiusura immediata
Sulla base dei riscontri raccolti, ritenuti sufficienti a ipotizzare la presenza di un’attività ricettiva abusiva, i Carabinieri e il NAS di Catania hanno disposto la chiusura immediata della casa di riposo e denunciato la proprietaria, che dovrà rispondere di gestione irregolare di struttura socio-assistenziale e di violazioni in materia di sicurezza e igiene.
Gli anziani ospiti, tutti in condizioni di fragilità, sono stati affidati ai familiari per ricevere cure adeguate.
Conclusioni
Questo intervento conferma la costante attenzione delle Forze dell’Ordine e delle autorità sanitarie nel contrastare l’apertura e il funzionamento di strutture abusive, spesso caratterizzate da gravi carenze igienico-sanitarie e organizzative.
La vicenda di Trecastagni mette in luce l’importanza di verificare sempre le autorizzazioni, l’idoneità degli ambienti e la presenza di personale specializzato prima di affidare i propri cari a una casa di riposo, così da garantire il rispetto dei diritti e della dignità di tutti gli anziani.