Il sindaco Corbo: “Abbiamo solo 34 litri al secondo, ne servono almeno 60. La gente è esasperata e temiamo rischi per l’ordine pubblico”

Allarme rosso per la fornitura idrica a Canicattì, dove – secondo il sindaco Vincenzo Corbo – l’acqua disponibile è pari a soli 34 litri al secondo, a fronte di una necessità di 60 litri.

Alcuni quartieri registrano turni di erogazione fino a 20 giorni, mentre da oggi riaprono le scuole con circa 8.000 studenti. A preoccupare ancor di più è il rischio di tensioni sociali, dopo tre inspiegabili episodi vandalici contro l’amministrazione comunale.

Incontro urgente in Prefettura
Per fare fronte a questa situazione, il sindaco Corbo ha chiesto e ottenuto un vertice in Prefettura per discutere dell’emergenza idrica e dei potenziali risvolti in tema di ordine pubblico.

“Siciliacque – dichiara Corbo – ha rispettato l’impegno preso, garantendoci 10 litri in più. Aica, invece, non ha ancora mantenuto la promessa di fornirci 38-40 litri in aggiunta. Siamo di fronte a una carenza che potrebbe generare forti disagi nella nostra comunità”.

Il confronto con gli altri Comuni
A sostegno della propria richiesta, il primo cittadino ha portato a esempio la situazione di altri Comuni della provincia:

Agrigento: 160 litri al secondo
Licata: 62 litri al secondo
Palma di Montechiaro: 41 litri al secondo
Ribera: 41,5 litri al secondo
“Palma di Montechiaro e Ribera – spiega Corbo – hanno circa 16 mila abitanti e dispongono di più acqua di noi. Qui a Canicattì abbiamo l’ospedale, il poliambulatorio, il centro dialisi e le scuole da far ripartire. Abbiamo bisogno di almeno 60 litri al secondo per garantire turni dignitosi”.

Esasperazione e rischi per l’ordine pubblico
Il sindaco teme che la frustrazione dei cittadini possa sfociare in tensioni pericolose, come dimostrerebbero i tre raid vandalici verificatisi di recente:

“La gente è esasperata, sono già avvenuti tre atti di danneggiamento. Temo anche per la mia incolumità. Per ora siamo riusciti a calmierare i costi delle autobotti (35 euro per 8 mila litri, 40 euro per 10 mila litri e 50 euro per oltre 10 mila litri), ma non so fino a quando potremo continuare così”.

Prospettive e soluzioni attese
Dall’incontro in Prefettura ci si aspetta un piano di intervento che garantisca l’aumento di portata per la rete idrica di Canicattì.

Siciliacque ha già contribuito con un incremento di 10 litri, ma serve una risposta concreta anche da Aica, così da evitare che la città rimanga a secco e che la situazione degeneri ulteriormente.

Davide Difazio, giornalista iscritto all’albo nazionale dei giornalisti, elenco pubblicisti Sicilia, dal 09/05/2003 N° di tessera 098283, protagonista di diverse trasmissioni televisive in Rai e Mediaset ha collaborato con diverse testate giornalistiche nazionali ottenendo risultati lusinghieri. Fondatore della testata giornalistica Siciliareporter.com, in pochi anni , è riuscito a far diventare il portale un importante punto di riferimento per l'informazione siciliana.