Una banale richiesta di aiuto via Sms si è trasformata in un costoso raggiro telefonico ai danni di una donna di 66 anni, residente nel comune etneo.

La truffa, architettata con cura, ha coinvolto anche l’anziana madre 85enne della vittima, alla quale era giunto un messaggio in cui il truffatore si spacciava per il figlio. A conclusione delle indagini, i Carabinieri hanno identificato e denunciato cinque uomini, tutti originari della provincia di Napoli e con precedenti per reati simili, ritenuti responsabili di truffa in concorso.


Il messaggio truffaldino e il bonifico di 1.000 euro

Tutto ha avuto inizio quando la madre 85enne ha ricevuto un Sms da un numero sconosciuto, in cui il mittente si presentava come suo figlio:

“Mamma, ho perso il telefono, contattami su questo numero”.
Preoccupata, l’anziana ha avvisato la figlia 66enne, che ha deciso di parlare con il falso parente. Nel corso dello scambio di messaggi, il truffatore ha raccontato di trovarsi in difficoltà fuori città, senza bancomat (bloccato perché collegato al telefono smarrito) e bisognoso di 1.000 euro per comprare un cellulare nuovo.

Convinta di aiutare il fratello, la donna ha effettuato un bonifico urgente su un Iban fornitole dal malintenzionato. Poco dopo, però, la truffa è emersa: parlando con altri familiari, la 66enne ha scoperto che il fratello era invece in paese e non aveva bisogno di alcun prestito.


L’intervento dei Carabinieri e le indagini

Preoccupata per l’accaduto, la famiglia si è recata immediatamente presso la caserma dei Carabinieri per denunciare la vicenda. Da qui sono scattate le indagini, che si sono concentrate:

  • Sull’utenza telefonica utilizzata per inviare gli Sms;
  • Sulla carta prepagata ricaricata con il bonifico da 1.000 euro.

Si è scoperto che il denaro, sia quello versato dalla 66enne sia quello proveniente da altre vittime, veniva poi trasferito su ulteriori conti correnti e infine prelevato dai malviventi per farne perdere le tracce.


Cinque denunciati per truffa in concorso

Le verifiche sugli intestatari dei vari conti correnti hanno permesso di risalire a cinque uomini, di età compresa tra i 24 e i 61 anni, tutti provenienti dall’area di Napoli. Già noti alle forze dell’ordine, sono stati ritenuti responsabili di truffa in concorso ai danni della donna di Piedimonte Etneo.


L’importanza della prevenzione

Questo episodio evidenzia ancora una volta come i raggiri telefonici e le truffe via Sms siano in costante aumento. Le forze dell’ordine ribadiscono l’importanza di:

  1. Verificare sempre l’identità del mittente, specialmente se si parla di richieste di denaro.
  2. Contattare i familiari con metodi alternativi prima di inviare qualsiasi somma.
  3. Rivolgersi alle autorità al minimo sospetto, evitando di effettuare bonifici o versamenti su conti correnti non sicuri.