Carabinieri in azione per smantellare le famiglie mafiose di Porto Empedocle e Agrigento/Villaseta.
È scattata nella notte la maxi-operazione antimafia della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Palermo, con l’obiettivo di colpire al cuore le organizzazioni mafiose attive nelle province di Agrigento, Trapani e Caltanissetta. Complessivamente, sono 50 gli indagati nell’ambito di un’indagine avviata nel dicembre del 2021, con 30 destinatari di provvedimenti di fermo.
La vasta operazione è stata condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento, con il supporto dei colleghi delle province di Palermo, Trapani e Caltanissetta, del Nucleo Eliportato “Cacciatori di Sicilia”, dei Nuclei Cinofili di Palermo e Nicolosi e del Nono Nucleo Elicotteri di Palermo. L’intervento ha coinvolto numerosi territori della Sicilia occidentale:
- Agrigento, Favara, Canicattì, Porto Empedocle, Santa Margherita Belice
- Nel Trapanese: Mazara del Vallo, Partanna, Campobello di Mazara, Castelvetrano
- Nel Nisseno: Gela
Gli obiettivi dell’indagine: organizzazione mafiosa e traffico di droga
Secondo quanto reso noto dai Carabinieri, gli indagati sono accusati, a vario titolo, di:
- Appartenenza a Cosa Nostra
- Associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti
- Tentativi di estorsione, estorsioni consumate e danneggiamenti
- Favoreggiamento personale
L’inchiesta, coordinata dalla Dda di Palermo e portata avanti dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Agrigento, si è concentrata sulla ricostruzione dell’organigramma e delle attività criminali delle famiglie mafiose di Porto Empedocle e di Agrigento/Villaseta.
I fermati: vecchie conoscenze delle forze dell’ordine
Tra i 30 destinatari dei fermi, emergono alcuni nomi noti alle cronache giudiziarie. Spiccano:
- Fabrizio Messina, 45 anni, di Porto Empedocle, fratello del noto boss Gerlandino Messina.
- Pietro Capraro, 39 anni, appartenente alla famiglia mafiosa di Agrigento-Villaseta, con alle spalle una condanna a 15 anni di carcere per le operazioni antimafia “Nuova Cupola” e “Parcometro”.
Accanto a questi, molti altri indagati risultano essere “vecchie conoscenze” delle forze dell’ordine, soggetti già coinvolti in precedenti inchieste antimafia.
Perquisizioni e numeri dell’inchiesta
Parallelamente agli arresti, sono state eseguite perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di altri 20 soggetti coinvolti nello stesso procedimento penale. L’operazione ha visto impiegate numerose risorse delle forze dell’ordine, con un’attenta attività di coordinamento che ha permesso di portare alla luce nuovi dettagli sui meccanismi criminali di Cosa Nostra nella Sicilia sud-occidentale.
Un’indagine lunga oltre due anni
L’inchiesta ha preso il via nel dicembre del 2021 e si è protratta fino ad oggi con un unico obiettivo: smantellare le ramificazioni e le attività illecite delle organizzazioni mafiose di Porto Empedocle e Agrigento/Villaseta.
Ecco l’elenco dei destinatari del provvedimento in corso di esecuzione: Domenico Blando, 67 anni, di Favara; Michele Bongiorno, 34 anni, di Favara; Pietro Capraro, 39 anni, di Agrigento; Ignazio Carapezza, 33 anni, di Agrigento; Carmelo Corbo, 46 anni, di Canicattì; Samuel Pio Donzì, 25 anni, di Agrigento; Carmelo Fallea, 49 anni, di Favara; Cosimo Ferro, 35 anni, di Castelvetrano; Francesco Firenze, 39 anni, di Castelvetrano; Giuseppe Focarino, 59 anni, di Palermo; Christian Gastoni, 31 anni, di Agrigento; Angelo Graci, 60 anni, di Castrofilippo; Rocco Grillo, 32 anni, di Gela; Alfonso Lauricella, 58 anni, di Agrigento; Gaetano Licata, 41 anni, di Villaseta; Fabrizio Messina Denaro, 57 anni, di Castelvetrano; Fabrizio Messina, 49 anni, di Porto Empedocle; Gabriele Minio, 36 anni, di Agrigento; Giorgio Orsolino, 34 anni, di Agrigento; Roberto Parla, 46 anni, di Canicattì; Vincenzo Parla, 53 anni, di Canicattì; Giuseppe Pasqualino, 33 anni, di Gela; Calogero Prinzivalli, 41 anni, di Agrigento; Mirko Salvatore Rapisarda, 42 anni, di Gela; Emanuele Ricottone, 58 anni, di Marianopoli (Caltanissetta); Giuseppe Sottile, 37 anni, di Agrigento; Alfonso Tarallo, 44 anni, nato a Genk (Belgio); Angelo Tarallo, 44 anni, nato a Liegi (Belgio); Guido Vasile, 65 anni, di Agrigento e Nicolò Vasile, 43 anni, di Agrigento.