Operazione della polizia in un magazzino trasformato in circolo privato senza autorizzazioni. Denunciati nove giocatori e il proprietario, con sanzioni amministrative per migliaia di euro.
Un magazzino di Camastra, trasformato senza permessi in un circolo privato, è stato al centro di un’operazione condotta dai poliziotti dei commissariati di Palma di Montechiaro e Canicattì, con il supporto della sezione Pasi e della squadra mobile della questura di Agrigento.
Dopo un’attenta attività di osservazione, gli agenti sono intervenuti trovando al suo interno una quindicina di persone, tra cui nove – di età compresa tra i 21 e i 76 anni – intenti a giocare a “zecchinetta”, un noto gioco d’azzardo.
Il blitz e i sequestri
Quando è scattato il blitz, i poliziotti hanno sorpreso i giocatori attorno ai tavoli da gioco, in un ambiente che comprendeva anche un bancone da bar.
Il locale è stato immediatamente posto sotto sequestro, insieme al sistema di videosorveglianza, a un mazzo di carte da gioco e alla somma di denaro trovata sui tavoli.
Il proprietario dello stabile, un uomo di 57 anni, inizialmente assente, è arrivato poco dopo l’irruzione delle forze dell’ordine.
Ha tentato di giustificarsi sostenendo che si trattava di un circolo privato, ma i poliziotti non hanno trovato alcun registro soci né autorizzazioni che potessero supportare la sua versione.
Le accuse
Per i nove giocatori è scattata una denuncia per gioco d’azzardo. Il proprietario, oltre ad essere deferito per aver trasformato il magazzino in un circolo non autorizzato, è stato sanzionato amministrativamente per migliaia di euro.
Le violazioni riscontrate riguardano l’assenza di autorizzazioni necessarie per l’esercizio dell’attività e la mancata registrazione di soci, obbligatoria per i circoli privati.
La linea dura contro le attività illecite
Questo intervento sottolinea il forte impegno delle forze dell’ordine nel contrastare le attività illecite sul territorio, come il gioco d’azzardo e l’utilizzo abusivo di immobili.
L’operazione, condotta con precisione e discrezione, è un monito contro chi cerca di aggirare la legge, mettendo a rischio non solo la legalità, ma anche la sicurezza delle persone coinvolte.
Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità ulteriori o altre attività irregolari legate al locale sequestrato.