Una serata indimenticabile quella vissuta ieri al Teatro Pirandello, dove gli spettatori agrigentini hanno assistito a un evento innovativo e sorprendente: il “JS Volume 1”, diretto e interpretato da Vincenzo Grassonelli.

Tra intelligenza artificiale, storia e omaggi a figure iconiche, lo spettacolo ha portato sul palco emozioni forti e riflessioni profonde, culminando nel trionfo simbolico dell’agenda rossa di Paolo Borsellino.

Un viaggio tra uomo, tecnologia e memoria

Lo spettacolo si apre con un confronto avvincente tra uomo e tecnologia, esplorando il ruolo dell’intelligenza artificiale in un futuro sempre più dominato dalla tecnica. Ma presto la narrazione prende una piega inaspettata: attori, che Grassonelli chiama “incursori”, irrompono sulla scena, intrecciando momenti storici e visioni artistiche.

Momenti chiave dello spettacolo

  • Mario Marullo nei panni del carabiniere Arcangioli: In una scena potente, con la Via D’Amelio sullo sfondo, il personaggio rievoca il trafugamento della valigia di Paolo Borsellino. Un momento di grande impatto scenico ed emotivo.
  • Il gruppo di ballo Arabesque: Sotto la guida di Denise Grillo, venti ballerini eseguono una coreografia travolgente sulle note di Psycho Killer dei Talking Heads. Sullo sfondo, una foto di Elon Musk evoca un futuro distopico, in perfetta sintonia con il tema.
  • Totò De Marco come il fantasma di Leonardo Sciascia: In un dialogo con JS, il celebre scrittore siciliano rivendica una verità storica, scontrandosi idealmente con le narrazioni di John Dickie. Una scena di forte tensione culturale ed emotiva.
  • La tromba di Luigi Romeo: Con un omaggio solenne sulle note di Per un pugno di dollari, la musica trasporta il pubblico di nuovo in Via D’Amelio, regalando uno dei momenti più suggestivi dello spettacolo.

Un finale trionfale

Nel gran finale, Vincenzo Grassonelli sorprende ancora, cimentandosi per la prima volta nel canto. La sua interpretazione di As Tears Go By dei Rolling Stones è dedicata a Paolo Borsellino, definito “il suo eroe”.

Gli attori del Pitch Trailer JS, diretti da Vito Sugameli, chiudono lo spettacolo innalzando l’agenda rossa di Borsellino in un gesto di vittoria e memoria.

Sulle note di Sweet Child O’ Mine e con un’immagine ispirata a The Wrestler a campeggiare sul palco, Grassonelli dà appuntamento al pubblico al JS Volume 2, promettendo di approfondire tematiche ancora inesplorate.