‘attrice catanese Barbara Giordano ha condiviso per la prima volta in pubblico un episodio drammatico della sua vita durante il convegno “Tante facce ma è sempre violenza”, promosso a Montecitorio dall’intergruppo della Camera per le donne, i diritti e le pari opportunità, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
“Ero al secondo anno all’Accademia di arte drammatica. Il professore sembrava una persona per bene”, ha raccontato Giordano. “Eravamo solo io e lui, nel corso di una lezione individuale, e all’improvviso mi ha messo le mani sotto i vestiti, nelle mutande. Sono rimasta pietrificata, non riuscivo più a muovermi. Mi parlava di gestione vocale e del respiro e continuava a toccarmi, come se tutto facesse parte della lezione. In tanti non mi hanno creduto“.
Barbara Giordano, 37 anni, è figlia di Mariella Lo Giudice, nota attrice catanese scomparsa nel 2011. Recentemente protagonista del film “Indagine su una storia d’amore”, è anche tra le fondatrici di Amleta, associazione che si prefigge di “contrastare la disparità e la violenza di genere nel mondo dello spettacolo”.
Durante il convegno, l’attrice ha sottolineato l’importanza di dare voce a queste esperienze per rompere il silenzio che spesso circonda le molestie e gli abusi: “È fondamentale che le vittime trovino il coraggio di parlare e che la società sia pronta ad ascoltare e a sostenere”.
L’evento ha visto la partecipazione di numerose figure istituzionali e rappresentanti del mondo dello spettacolo, uniti nell’impegno di promuovere iniziative concrete per combattere la violenza di genere e supportare le donne che ne sono vittime.