Sette indagati per la morte del bambino, testimone solleva dubbi sui tempi di intervento

Un nuovo inquietante capitolo si aggiunge alla tragica vicenda di Vincenzo, il bambino di dieci anni morto dopo essere caduto in un pozzo a Palazzolo Acreide.

Un testimone, Salvatore La Rosa, che vive accanto alla fattoria dove si è verificato l’incidente, ha dichiarato che i soccorsi sarebbero arrivati con due ore di ritardo.

“Il bambino, dopo essere caduto nel pozzo, ha parlato con la madre e il padre, chiedendo aiuto mentre loro lo chiamavano disperatamente,” ha raccontato La Rosa.

Le affermazioni del testimone

La Rosa ha descritto gli sforzi disperati delle educatrici presenti per salvare Vincenzo. “La signora è scesa a mani nude nel pozzo, in attesa dei soccorsi,” ha detto. Secondo il testimone, i vigili del fuoco sarebbero arrivati solo dopo due ore dall’allarme, sostenendo che “si sarebbe potuto evitare” il tragico esito.

La replica dei vigili del fuoco

Il Dipartimento dei Vigili del Fuoco ha prontamente smentito queste affermazioni. “Siamo arrivati da Palazzolo Acreide in poco più di dieci minuti dalla chiamata di soccorso ricevuta dalla sala operativa,” ha dichiarato il portavoce dei vigili del fuoco. Una volta sul posto, i pompieri si sono immediatamente calati nel pozzo, riuscendo a recuperare la donna, ma purtroppo non hanno potuto fare nulla per salvare il bambino.

Le indagini in corso

La Procura di Siracusa ha indagato sette persone, tra cui il proprietario del terreno e alcune operatrici presenti al momento dell’incidente. Questo atto, definito dovuto, permetterà di disporre l’autopsia, prevista per la prossima settimana, considerata un atto irripetibile. Le indagini mirano a verificare la tempistica dei soccorsi, chi fosse responsabile della sorveglianza dei bambini e se il pozzo fosse adeguatamente messo in sicurezza.

Il dolore della comunità

Intanto, su Facebook, la madre di Vincenzo ha pubblicato un messaggio straziante: “Il mio cuore si è fermato insieme al tuo cuore in quel maledetto pozzo. Ti amo Vincenzo mio.” Anche l’istituto comprensivo Messina di Palazzolo Acreide, frequentato dal bambino, ha espresso il proprio cordoglio: “La comunità scolastica è sconvolta da un gravissimo lutto. Ci stringiamo in rispettoso silenzio e con un sentimento di vicinanza alla famiglia, ai compagni di classe e quanti hanno stretto con lui legami di amicizia e affetto.”

Conclusioni

La tragedia di Palazzolo Acreide continua a scuotere profondamente la comunità locale e solleva interrogativi cruciali sulla sicurezza e la tempestività dei soccorsi. Le indagini in corso saranno fondamentali per chiarire le responsabilità e garantire che incidenti del genere non si ripetano. La memoria di Vincenzo rimane nel cuore di chi lo conosceva, mentre la giustizia cerca di fare il suo corso.