Il comune di Canicattì sta affrontando una grave crisi idrica che ha spinto il sindaco, Vincenzo Corbo, a sollecitare interventi immediati da parte delle autorità competenti.
In una lettera indirizzata al Prefetto e al Presidente della Regione, il sindaco ha espresso profonda preoccupazione per i gravi disservizi nella distribuzione dell’acqua potabile, specialmente ai pubblici esercizi del settore alimentare.
A causa della situazione critica, il 18 giugno 2024, il sindaco ha emesso un’ordinanza sindacale che proibisce l’utilizzo dell’acqua per scopi potabili su tutto il territorio comunale, delegando all’A.I.C.A. (Azienda Idrica di Canicattì) il compito urgente di riportare i parametri dell’acqua alla normalità, seguendo le direttive dell’A.S.P. di Agrigento.
Nonostante l’ordinanza, il sindaco ha riferito di ricevere continue segnalazioni da parte degli esercenti che, nonostante numerosi tentativi, non riescono a ottenere risposte dal servizio clienti di A.I.C.A., gestito attraverso un numero verde.
Questa mancanza di risposta non solo impedisce la normale attività commerciale ma pone anche seri rischi per la salute pubblica, data l’assenza di un’adeguata fornitura idrica.
Il Prof. Domenico Licata, Presidente del Consiglio Comunale di Canicattì, ha anch’esso sollecitato il sindaco a informare urgentemente il consiglio sulla situazione idrica, segnalando anche possibili blocchi delle autobotti private, un servizio vitale soprattutto durante i mesi estivi e il protrarsi della siccità.
Le autorità sono ora chiamate a valutare l’adozione di misure immediate per affrontare questa emergenza che minaccia la sicurezza sanitaria, economica e sociale della comunità.