Un tragico evento ha turbato la serenità della villa comunale di Comiso. Un adolescente tunisino, residente in una comunità per minori stranieri non accompagnati, è stato arrestato dagli agenti della squadra mobile di Ragusa e del commissariato di Comiso, accusato di violenza sessuale nei confronti di una donna di 33 anni.
L’incidente si è verificato in viale della Resistenza, un’area normalmente tranquilla di Comiso. Il giovane, notata la vittima mentre passeggiava, ha iniziato a seguirla e a farle insistenti avances sessuali.
Nonostante i ripetuti rifiuti e le richieste di aiuto della donna, il sedicenne ha proseguito, bloccandola fisicamente e costringendola a subire atti sessuali non consensuali, tra cui baci e palpeggiamenti.
L’intervento di un passante, allarmato dalle grida di aiuto della donna, ha messo in fuga l’aggressore, che è stato successivamente identificato grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza e alle testimonianze raccolte.
Gli agenti hanno potuto rintracciare il giovane nonostante avesse cambiato i vestiti nel tentativo di non essere riconosciuto.
Dopo l’arresto, il sedicenne è stato trasferito al Centro di Prima Accoglienza di Catania, dove rimarrà in attesa delle decisioni giudiziarie. Questo evento ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nei luoghi pubblici e sulle politiche di gestione e integrazione dei minori stranieri non accompagnati.