Un giovane romeno di 24 anni è finito nel mirino delle indagini per il sospetto coinvolgimento nel crudele duplice omicidio e vilipendio di cadavere delle due donne cinquantenni di Naro.
Attualmente, il sospettato è detenuto e sottoposto a stretto interrogatorio presso la caserma dei carabinieri.
L’indagato, accompagnato dal suo difensore legale, l’avvocato Diego Giarratana, è prossimo a essere formalmente fermato dalla Procura, secondo fonti affidabili.
I dettagli del caso emergono gradualmente, con il pm Elettra Consoli e l’aggiunto Salvatore Vella al lavoro sin dalle prime ore della mattina, collaborando tra la caserma dei carabinieri e il quartiere di Sant’Erasmo.
Secondo quanto trapela, il giovane romeno avrebbe effettuato la chiamata al servizio di emergenza 118 utilizzando il telefono della vittima Delia Zarniscu, trovata senza vita in via Vinci.
Un aspetto ancora nebuloso è la presunta connessione tra i due sospettati, che sembra abbiano condiviso lo stesso edificio con la vittima.
L’ipotesi attuale, sebbene debba essere ancora suffragata da ulteriori indagini, suggerisce che il duplice omicidio abbia avuto luogo in un contesto di degrado, forse originato da un festino a base di alcol che ha poi degenerato.
Rilevante è il coinvolgimento attivo della comunità romena di Naro nelle indagini, con lavoratori e lavoratrici residenti in Italia da anni che stanno fornendo preziose informazioni agli inquirenti.
La situazione continua a destare sconcerto nella cittadina, mentre la Procura intensifica gli sforzi per gettare luce su questo tragico evento.