“Stiamo effettuando una raccolta di soldi per un bambino di Castrofilippo che deve sottoporsi ad un trapianto di fegato”. E’ questa più o meno la frase che ieri mattina si sono sentiti ripetere gli abitanti di un condominio di Favara.
A bussare poco dopo le 9 ai campanelli delle loro case un uomo sui sessant’anni ben vestito e con un blocchetto in mano che è anche riuscito a farsi aprire il portone d’ingresso della palazzina.
Ma attenzione nulla di tutto questo. Anche perché a Castrofilippo, non c’è nessun bambino che rischia di morire e deve essere sottoposto al più presto ad un trapianto del fegato. Quella raccolta sarebbe una vera e propria truffa. Forse l’ultima pensata in ordine di tempo di qualcuno che cercano di impietosire il prossimo e racimolare soldi facili non esita ad inventarsi storie di questo genere.
A confermare che a Castrofilippo non vi sia nessuna raccolta di fondi in atto il sindaco Franco Badalamenti. “Come amministrazione comunale- dichiara Badalamenti- non ci risulta che qualche nostro piccolo compaesano sia in pericolo di vita e servono soldi per sottoporlo ad un trapianto di organi. Sono certo- aggiunge il capo dell’amministrazione comunale- che dietro vi sia una truffa e per questo motivo invito coloro i quali si trovano davanti a queste persone di denunciare subito l’accaduto alle forze dell’ordine chiamando la polizia o i carabinieri. Ormai- conclude Badalamenti-siamo arrivati veramente all’assurdo”.
Il tentativo dell’uomo un po’ avanti con l’età di reperire qualche euro a Favara, sembra comunque sia andato male. Nessuno o forse in pochi hanno abboccato all’invito. Ma è un campanello d’allarme che non va sottovalutato perché questo signore potrebbe presentarsi anche in altri comuni della provincia di Agrigento e non sempre con la stessa scusante in attesa magari che gli inquirenti lo possano identificare.